.::FESTA di Autofinanziamento a NOVOLI!::.
Giovedì 17 Febbraio edificio d4
ore 22:00 – 00.00 ——-> djset TRASH by Mglauren
ore 00:00 – 02:00 ——-> djset D’N’B by SDRUFY & MASOJUNGLE
Ingresso Libero!
Collettivo RossoMalPolo
Dopo la Riforma Gelmini, con i suoi baronati e privati, e dopo i tagli del Governo l’università viene colpita dall’ennesima riforma degli ordinamenti, che dovrà entrare in vigore a partire dal prossimo autunno.
Una nuova riforma dunque che, come tutte le altre, si propone di tagliare sugli sprechi, rivedendo i corsi di laurea con pochi iscritti o dove lavorano pochi docenti. Il decreto ministeriale 17 fissa quindi nuovi criteri per l’apertura dei corsi di laurea che dovranno avere un numero massimo e minimo di iscritti e di docenti.
Il problema sta però nel fatto che diverse facoltà ad ora hanno un numero di docenti insufficiente per tenere aperti tutti i loro corsi di laurea ed ovviamente nessuna nuova assunzione, data la precaria situazione economica degli atenei. E quindi si tagliano i corsi di laurea oppure si da al via all’introduzione dei numeri chiusi.
Veniamo adesso alla nostra Facoltà di Economia.
Sembra sia già segnata la sorte del corto triennale con sede a Prato, Management, Internazionalizzazione e qualità, che già dal prossimo anno non sarà attivato. Incerto ancora il futuro del corso di Economia del Turismo a Pistoia e di Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale, con il suo curriculum Operatori di Pace, un corso raro per impostazione all’interno del panorama italiano, che è stato capace di raccogliere studenti da tutto il paese e che si distingue per il suo approccio al contesto economico.
Crediamo che sia necessaria un revisione degli ordinamenti che finalmente vada a tagliare le cattedre isituite solo per trovare un lavoro ad amici o parenti, contemporaneamente però crediamo che i corsi di laurea orientati verso ambiti di studio specifici, di accertata valenza culturale (come secondo noi è il SECI), debbano essere preservati, anche in virtù del loro apprezzamento a livello nazionale.
Nel prossimo Consiglio di Facoltà di Economia si deciderà quali corsi triennali attivare e quali no per il prossimo anno, crediamo sia importante far sentire anche l’opinione degli studenti che vivono i corsi in prima persona.
Dopo la Riforma Gelmini, con i suoi baronati e privati, e dopo i tagli del Governo l’università viene colpita dall’ennesima riforma degli ordinamenti, che dovrà entrare in vigore a partire dal prossimo autunno. Una nuova riforma dunque che, come tutte le altre, si propone di tagliare sugli sprechi, rivedendo i corsi di laurea con pochi iscritti o dove lavorano pochi docenti.
Il decreto ministeriale 17 fissa quindi nuovi criteri per l’apertura dei corsi di laurea che dovranno avere un numero massimo e minimo di iscritti e di docenti. Il problema sta però nel fatto che diverse facoltà ad ora hanno un numero di docenti insufficiente per tenere aperti tutti i loro corsi di laurea ed ovviamente nessuna nuova assunzione, data la precaria situazione economica degli atenei. E quindi si tagliano i corsi di laurea oppure si da al via all’introduzione dei numeri chiusi.
Veniamo adesso alla nostra facoltà di economia. Molto probabilmente i primi corsi che verranno tagliati saranno quelli che si svolgono presso le due sedi decentrate di Prato e Pistoia, ovvero Marketing del tessile ed Economia del Turismo. Molto più nebuloso resta il futuro del corso di laurea di Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale e del curriculum Operatori di Pace: un corso raro per impostazione e qualità all’interno del panorama italiano, che è stato capace di raccogliere studenti da tutto il paese e che si distingue per il suo approccio al contesto economico. Lo sviluppo economico, dovrebbe essere una necessità in un paese come il nostro, in cui l’11,3% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà relativa e che annaspa in una crisi tutt’altro che inventata.
Crediamo che sia necessaria un revisione degli ordinamenti che finalmente vada a tagliare le cattedre isituite solo per trovare un lavoro ad amici o parenti, contemporaneamente però crediamo che i corsi di laurea orientati verso ambiti di studio specifici di accertata valenza culturale(come secondo noi è il SECI) debbano essere preservati, anche in virtù del loro apprezzamento a livello nazionale ed internazionale.
Collettivo RossoMalPolo
Come Collettivo RossoMalPolo abbiamo deciso di aderire al corteo Antifascista del 5 Febbraio perchè crediamo che oggi, come sempre, vada ribadito con assoluta intransigenza lo spirito dell’Antifascismo.
La presenza ancora oggi di gruppi eversivi neofascisti testimonia un radicamento forte delle logiche squadriste e razziste che hanno segnato profondamente la storia del nostro Paese e ciò non può lasciarci indifferenti.
Lo spirito… e i principi su cui poggia lo Stato e la Costituzione non sono qualcosa di estraneo a questa generazione, anzi, devono essere le fondamenta della formazione civica dell’individuo,i precetti indiscutibili del vivere civile e l’antidoto alla deriva fascista e repressiva cui assistiamo da tempo.
Vi invitiamo a partecipare per riaffermare con fermezza questi valori!
SCENDIAMO IN PIAZZA CONTRO I FASCISTI
MANDIAMO A CASA IL GOVERNO BERLUSCONI
Il 5 febbraio Firenze purtroppo si troverà ancora una volta di fronte a un corteo fascista che secondo gli organizzatori vorrebbe restituire memoria ai cosiddetti “martiri delle foibe”.
…Anzitutto vogliamo ribadire con forza quanto questa giornata sia strumentale al revisionismo storico, al tentativo di svuotare di significato ciò che veramente la Resistenza Antifascista italiana e jugoslava rappresentano, decontestualizzando e distorcendo completamente i fatti storici e la realtà: durante la guerra le terre jugoslave furono occupate militarmente, le popolazioni deportate o costrette all’italianizzazione forzata in un clima fatto di violenza squadrista e terrore.
Ciò che accadde in seguito, sempre in un contesto di guerra, non fu dettato da un sentimento nazionalista e anti-italiano bensì dai valori dell’antifascismo e dalla lotta di liberazione.
Pensiamo però che in questa fase il corteo organizzato dai fascisti rappresenti, se possibile, qualcosa di ancora più grave: fu proprio il precedente governo Berlusconi ad istituire “la giornata delle ricordo” su richiesta del fascista triestino Menia dando così proprio ai fascisti una giornata istituzionale all’interno della quale ritagliarsi uno spazio di agibilità politica.
Oggi questa giornata ha un chiaro ritorno di sostegno e appoggio a un governo in forte crisi che necessita momenti di legittimità e propaganda mentre sta trascinando questo paese nella degenerazione dei rapporti sociali e in una fase di involuzione culturale trasformandolo in una sorta di società medioevale dove signori, signorotti e feudatari si scambiano soldi e favori con voti e appalti.
Il 5 febbraio il governo sarà rappresentato in primis dal Ministro della Gioventù Meloni, ex-militante del Fronte della Gioventù, finanziatrice delle organizzazioni giovanili dell’estrema destra e sicuramente acerrima nemica degli studenti che in questi mesi sono scesi in piazza contro l’approvazione del DDL Gelmini ma che più in generale rappresentano le rivendicazioni di una generazione che davanti a sé non vede prospettive e non vede un futuro.
Una lotta, quella degli studenti, che si affianca e si unisce e quella dei lavoratori e in particolare alla resistenza mostrata dagli operai FIAT contro i quali questo governo ha preso una posizione chiara dando il pieno sostegno all’A.d. Marchionne nelle sue scelte presenti e future.
Questo appello è rivolto a tutti coloro che si riconoscono nei valori della Resistenza Antifascista affinché lo sottoscrivano, si adoperino nel divulgarlo e soprattutto siano presenti e partecipino attivamente alla piazza chiamata da Firenze Antifascista che manifesterà per le vie del centro storico fiorentino nel solco segnato dalla lotta degli studenti e degli operai contro governo e fascisti.
SABATO 5 FEBBRAIO
CORTEO A FIRENZE
IN PIAZZA S. MARCO ALLE ORE 15.00
Firenze Antifascista
Per adesioni: firenzeantifascista@hotmail.it
Come Collettivo RossoMalPolo in questi due anni abbiamo portato avanti la mobilitazione contro il DDL Gelmini perchè crediamo che un’altra università sia possibile e che la conoscenza non sia una merce di scambio, ma un valore che ogni persona dovrebbe coltivare, perchè senza ricerca e istruzione non c’è futuro.
– il 25 novembre abbiamo chiamato un presidio al Polo delle Scienze Sociali di Novoli contro l’onorevole Santanchè, invitata dalla lista studentesca Studenti per le Libertà a partecipare ad un’iniziativa contro i migranti, dal titolo chiaramente xenofobo e razzista “padroni a casa nostra”. Come collettivo abbiamo voluto contestare e denunciare la sua presenza: è stata chiamata nella nostra università una persona che più volte si è dichiarata fascista e orgogliosa di esserlo, rappresentante di un governo che negli ultimi anni sta smantellando l’università italiana.
Quello che era un presidio pacifico e` degenerato quando i cordoni delle forze dell’ordine, in tenuta antisommossa, hanno caricato in tre momenti diversi i manifestanti: questo è inaccettabile; siamo andati da presidi e dal rettore per denunciare quello che e` accaduto, ma abbiamo avuto risposte vaghe e inappropriate alla gravità di cio`era successo.
– il 30 novembre siamo andati a Roma per manifestare contro la votazione del DDL che da lì a poche ore sarebbe stato approvato, anche in questa situazione siamo stati caricati dalle forze dell’ordine che una volta ancora ci hanno fatto capire che il loro unico modo per sedare questa protesta è quello della violenza.
La violenza, la repressione non ci hanno fermati. Continueremo a batterci per i nostri diritti di studenti e di cittadini.
IL 14 DICEMBRE, in occasione della votazione di fiducia al Governo, saremo in piazza a Roma per continuare a manifestare la nostra opposizione al Governo Berlusconi e a tutte le politiche imbarazzanti e offesive per i pricipi democratici su cui è nato il nostro Pese, manifesteremo ancora una volta per il diritto allo studio, per la libertà di espressione e di manifestazione, per difendere e conquistare nuovi dritti.
Buttiamo giù questo Governo e stracciamo la Riforma!!!
Martedì 30 Novembre si terrà la votazione alla Camera del DDL Gelmini ma la protesta studentesca, dopo mesi di lotta e di controinformazione, continua!
L’FFO, il fondo di finanziamento ordinario per le università, stanziato dallo stato, è stato già drasticamente ridotto dopo la l.133 e la finanziaria 2008/2009. Con la finanziaria di quest’anno, che verrà votata a Dicembre, avremo un taglio complessivo di circa 500 milioni, da sommarsi ai tagli confermati dal governo al diritto allo studio che ammontano al 90%!
L’Università viene stravolta senza criterio. La ricerca di base, libera da logiche di profitto, appare seriamente minacciata. Il centro della cultura e della formazione del cittadino del domani sta perdendo terreno nei confronti di una progressivo e strumentale annullamento del sapere critico, frutto di un processo di precarizzazione della società che ormai appare sempre più lampante.
Noi pretendiamo che il nostro futuro ci sia garantito!
Giovedì 25 Novembre si sono registrati dei fatti gravissimi nel polo delle Scienze Sociali di Novoli, al culmine di settimane di volute provocazioni da parte della destra ed emblema di un regime politico che sputa sulla costituzione, sull’uguaglianza e sui diritti fondamentali.
E’ scandaloso che sia stata approvata e finanziata dall’Ateneo fiorentino un’iniziativa che di formativo e culturale aveva già in partenza ben poco – invitare l’”orgogliosamente fascista” Santanché ad un “dibattito” sull’immigrazione ha avuto fin dall’inizio un obiettivo politico e il sapore di una provocazione, nello stile ormai noto delle forze politiche che governano il paese. La farsa si è fatta totale quando alla mattina gli studenti hanno trovato l’edificio D4, dove da programma si sarebbe dovuta svolgere l’iniziativa, completamente presidiato da agenti della digos -autorizzati da presidi e rettore!- , mentre la sede dell’evento veniva silenziosamente spostata nell’edificio D15 e in un’aula dalla capienza nettamente inferiore. Edificio D15, parte integrante della struttura del Polo, da cui venivano improvvisamente ed inauditamente espulsi degli studenti, alcuni dei quali anche appartenenti al collettivo, che hanno pieno diritto di usare e sfruttare gli spazi dell’università.
A fronte dello scandaloso schieramento della Celere in assetto antisommossa di fronte al D15 la protesta degli studenti si è alzata nella voce ma è rimasta assolutamente non violenta. A questa opposizione, fortissima ma non facinorosa, e di fronte alle telecamere che riprendevano il tutto, le “forze dell’ordine” hanno ben pensato di rispondere caricando gli studenti non una ma tre volte, dispensando calci e manganellate di cui la Santanché andrà sicuramente orgogliosa. Uno studente ferito seriamente e diversi contusi: per cosa? Per avere espresso il dissenso verso l’ingerenza di una forza politica in un luogo che da essa dovrebbe essere indipendente, e anche per l’ennesima e amara delusione verso le istituzioni d’Ateneo che si piegano e si assoggettano a iniziative che di Universitario hanno ben poco.
E nel contempo all’interno dell’edificio stava cominciando un “dibattito” che aveva il sapore del comizio visto che gli agenti avevano fatto entrare come pubblico solo chi aveva esibito la tessera di partito del PdL!!! Come se ad un edificio pubblico e ad uso degli studenti si fosse magicamente sostituita una villa privata ad uso e consumo del PdL. Un intervento successivo della preside Alacevich ha consentito l’ingresso anche di un piccolo gruppo di studenti scelti fra la massa dei manifestanti, in modo da cercare di ripristinare una sorta di pluralità – ma è troppo poco e arriva troppo tardi per non apparire niente più che un contentino per “salvare la faccia” e che non nasconde la colpevolezza con cui gli organi d’ateneo hanno gestito la situazione, cioè genuflettendosi al continuo calpestare le regole di cui la destra si fa beffe, al pari di come Chamberlain lasciava fare a Hitler fino alla vigilia della seconda guerra mondiale.
Ciliegina sulla torta della giornata l’abietto comportamento tenuto dal personale del bar situato nell’edificio D14 che ha cacciato fuori dal bar stesso uno studente rimasto ferito durante le cariche, e ha chiuso i battenti.
Noi del Collettivo Rosso Malpolo condanniamo totalmente quanto accaduto oggi, ennesima e grave dimostrazione della violenza di tutte le forme con cui le forze fasciste e berlusconiane cercano sistematicamente di ammutolire e mettere alla gogna ogni forma di dissenso politico; siamo schifati dall’atteggiamento della polizia che da forze dell’”ordine” che dovrebbero essere, si comportano effettivamente e brutalmente da forze di repressione; rivendichiamo il diritto ad esprimere liberamente il nostro dissenso e a contestare quella vergogna che è l’entrata di un’apologa di fascismo che sputa sulla costituzione in un luogo di scienza e cultura.
Collettivo RossoMalPolo
GIOVEDì 25 NOVEMBRE si terrà nel polo di Novoli un’ iniziativa promossa da Studenti per Le Libertà sul Trattato di Lisbona, che vedrà la partecipazione dell’on.Santanchè e del Vicesindaco di Milano De Corato.
Rimaniamo indignati per la presenza di tali “personaggi” all’interno della nostra Università, membri di un partito responsabile del disagio sociale in cui versa in questo momento il nostro Paese.
Per gli episodi di cui sono stati protagonisti, per il retaggio fascista che gli appartiene, per il titolo (“Comunitari tra (extra) Comunitari. Padroni a casa nostra?”) e il contenuto dell’iniziativa, a nostro avviso palesemente xenofobo e razzista, vi invitiamo prendere parte al presidio di protesta che stiamo organizzando lo stesso giorno, alle ore 9.30 nell’atrio del D4, Polo delle Scienze Sociali di Novoli.
PARTECIPARE, DIFFONDERE!!!
Video su De Corato:
http://www.youtube.com/watch?v=MEMJt5z1Ujc
Recente dichiarazione di De Corato sulle rivolte nel Cie di Via Corelli a Milano:
http://www.agi.it/milano/notizie/201011201933-cro-rmi0054-immigrati_proteste_al_cie_di_milano
Recente dichiarazione sulla presa di posizione di FLI contro il trattato con la Libia: http://www.stranieriinitalia.it/adn_kronos-immigrati_de_corato_fli_in_linea_con_la_sinistra_12000.html
Video (esilaranti) sulla Santanchè:
http://www.youtube.com/watch?v=_VDLP1uuxZI
http://www.youtube.com/watch?v=xWRkBxV-s9g
http://www.youtube.com/watch?v=xvs_VjRQInc (presunta aggressione)
http://www.youtube.com/watch?v=meVBUqjXeSs (commenti alla presunta aggressione)
http://www.youtube.com/watch?v=KYEg5CTIzPA&feature=related (lite con vauro)
http://www.youtube.com/watch?v=ZHychtEmng4 (“cosa sono i termoconvertitori?”)
Chicche dal sito ufficiale della Santanchè: http://www.danielasantanche.com/2008/03/11/santanche-calci-nel-sedere-a-immigrati-clandestini-mi-stupisco-che-ci-si-stupica/
L’Aquila chiama L’Italia, Firenze Risponde!
Sabato 20 Novembre si terrà all’Aquila una grande manifestazione, in questa occasione gli Aquilani chiamano
tutta l’Italia a partecipare e Firenze risponde: molte realtà cittadine dei centri sociali, dell’associazionismo, del mondo
dell’università e della scuola, della società civile stanno collaborando affinché più cittadini possibili possano
andare all’Aquila organizzando dei pullman.
costo indicativo 20€
partenza dal Sashall alle 8:30 circa, ritorno entro la mezzanotte.
Per informazioni più aggiornate e prenotazioni contattare la responsabile lista generale
Doretta del centro documentazione Carlo Giuliani
333 9938910
centrocarlogiuliani@inventati.org
per informazioni sulla manifestazione il sito Aquilano di riferimento è
http://www.anno1.org/
I fiorentini che alle 3e32 non ridevano