In questo periodo le facoltà si stanno confrontando sul decreto ministeriale 17, una nuova riforma degli ordinamenti che, come tutte le altre, si propone di tagliare sugli sprechi, rivedendo i corsi di laurea con pochi iscritti o dove lavorano pochi docenti.
Il DM 17 fissa quindi nuovi criteri per l’apertura dei corsi di laurea che dovranno avere un numero massimo e minimo di iscritti e di docenti.
Già ora diverse facoltà non hanno un numero di docenti sufficiente per tenere aperti tutti i loro corsi di laurea, in più non è prevista nessuna nuova assunzione, data la precaria situazione economica degli atenei.
Di conseguenza si tagliano i corsi di laurea oppure si da al via all’introduzione dei numeri chiusi.
La facoltà di Economia, come probabilmente faranno altre, ha deciso di accantonare il problema per quest’anno, contando sul fatto che i controlli del Ministero verranno fatti a partire dal 2012.
I corsi di laurea, triennali e magistrali, rimarranno gli stessi, ma verranno tagliati numerosi curriculum.
In particolare i tre curricula di Economia e Commercio, il curriculum Operatori per la Pace del SECI-OP.
Come Collettivo RossoMalPolo abbiamo votato contro queste modifiche poichè a nostro modo di vedere si tratta esclusivamente di tagli decisi senza prima avviare alcuna analisi accurata circa i reali sprechi della facoltà (anche a causa del Ministero che non ha dato tempo per avviare questa analisi), in questo modo sono stati tagliati anche percorsi formativi che arricchivano l’offerta della facoltà, fondati su importanti impianti di studio e ricerca.
Crediamo che sia necessaria un revisione degli ordinamenti che finalmente vada a tagliare le cattedre isituite solo per trovare un lavoro ad amici o parenti, contemporaneamente però crediamo che i corsi di laurea, ed i loro curriculum, orientati verso ambiti di studio specifici, di accertata valenza culturale, debbano essere preservati, anche in virtù del loro apprezzamento a livello nazionale.
Collettivo RossoMalPolo