La scorsa settimana migliaia di cittadini e cittadine turche si sono dati appuntamento al Gezi Park di Istanbul, uno degli spazi verdi più grandi della città, che il governo ha deciso di cementificare per far spazio ad un nuovo enorme centro commerciale. Si sono ritrovati nelle modalità più pacifiche con coperte, tende, bambini e persone di ogni estrazione. Al mattino quando sono arrivati i bulldozer per radere al suolo gli alberi secolari ed iniziare i lavori si sono tutti frapposti pacificamente tra i macchinari e gli alberi. La polizia ha risposto con idranti, spray al peperoncino e gas lacrimogeni sparati direttamente sulla folla.
L’episodio di Gazi Park è solo l’ultimo episodio di repressione per mezzo della violenza portato avanti dal governo unico di Erdogan e dell’ AKP, che da vent’anni al governo del paese (complice la legge elettorale turca) peroga politiche conservatrici e neo-liberiste, limitando sempre di più la libertà delle cittadine e dei cittadini, violando i diritti fondamentali delle minoranze etniche e svendendo il paese alle multinazionali estere. L’unica risposta che il governo turco ha sempre dato al dissenso è stata, come nel caso di Gezi Park, la repressione violenta.
In seguito a quest’ultimo episodio, e nonostante il tentativo di tacere la vicenda operato dai media nazionali ed internazionali, i cittadini e le cittadine turche si sono mobilitati in tutte le piazze della città e del paese chiedendo libertà e diritti (umani e civili spesso negati) e la possibilità di autodeterminare il proprio futuro. Scenari da guerra civile nascono in ogni piazza con la polizia che utilizza metodi repressivi, infischiandosene delle modalità d’uso e delle convenzioni internazionali, sulla folla inerme e disarmata. Non stupisce che tutto ciò, nonostante vada avanti da quasi una settimana, sia taciuto dai media di ogni paese e dalla comunità internazionale, complici dell’AKP e degli interessi particolari che porta avanti in Turchia.
Come Collettivo RossoMalPolo riteniamo fondamentale dimostrare la nostra vicinanza e solidarietà alle cittadine ed ai cittadini turchi, abbandonati dai media e dagli organi della comunità internazionale, a portare avanti la lotta contro la repressione e la violenza. È inoltre di grande importanza denunciare e diffondere attraverso tutti i canali possibili gli avvenimenti di questi giorni, sensibilizzando l’opinione pubblica internazionale per non abbandonare la Turchia ed il suo popolo nelle mani di un regime, conservatore e neo-liberista, ben vestito da democrazia!
Collettivo RossoMalPolo