FORUM SULLA SOSTENIBILITÀ primavera 2015
Perchè abbiamo bisogno di una società più sostenibile.
In qualità di collettivo di studenti delle Scienze Sociali,ci è sembrato doveroso interrogarci sul tema della Sostenibilità e su quali possano essere le pratiche e le idee che portino a un’ inversione del paradigma ideologico dominante: il neoliberismo. Poichè questo investe tutto ciò che riguarda le nostre vite (economia, scuola, salute, ambiente…), ci è sembrato riduttivo declinare il concetto di sostenibilità soltanto in termini ambientali, bensì abbiamo deciso di espanderne la portata, ricercando dunque anche una definizione di sostenibilità economica e sociale.
Per tali motivi, abbiamo deciso di strutturare il Forum sulla Sostenibilità in quattro incontri, che ne rispecchiassero le diverse accezioni. Nel primo appuntamento abbiamo affrontato il tema del Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP), ovvero il trattato di libero scambio tra USA e UE, in quanto potenziale minaccia alla sostenibilità in senso generale. Con il Comitato Stop TTIP Firenze, abbiamo visto come tale trattato, spacciato come mezzo per l’uscita dalla crisi e strumento per la realizzazione dell’ “interesse comune”, in realtà sia soltanto l’ennesimo “grimaldello” con la quale scardinare le ultime resistenze all’ egemonia delle grandi lobbies.
Prendendo spunto dall’attualità del territorio nel quale viviamo (Firenze e la sua provincia), il secondo incontro ha trattato della sostenibilità ambientale. Ci siamo concentrati sul problema della gestione dei rifiuti e del loro smaltimento, cercando di dare una prospettiva alternativa a quella adottata dai nostri amministratori locali, che si limita alla costruzione di inceneritori (che guarda caso sono voluti e benvoluti dalle grandi aziende del settore). Oltre a criticare tale scelta e a denunciarne le forti criticità per la nostra salute, grazie all’intervento dei Comitati per la Piana fiorentina, a Medicina Democratica e a Rifiuti Zero Firenze, abbiamo deciso di approfondire la soluzione più sostenibile e anche più contrastata dalle lobbies: la Strategia Rifiuti Zero.
Nell’ultimo anno a seguito di speculazioni finanziarie dissennate che hanno portato al raddoppio del prezzo dei beni alimentari, 80 milioni di persone sono entrate a far parte della, purtroppo già nutrita, moltitudine di esseri umani che soffrono la fame. Pertanto, date le sue grandissime potenzialità destabilizzanti, non potevamo non parlare di finanza e delle sue possibili riforme. Andrea Baranes, presidente della Fondazione Culturale Responsabilità Etica, ci ha mostrato tutte le pratiche criminose della grande finanza e di come questa si nasconda e si giustifichi dietro l’ideologia del libero mercato, un dogma manifestamente errato, come l’ultima grande crisi ci insegna. Nel terzo appuntamento del Forum, abbiamo dunque conosciuto due realtà che remano contro l’attuale mondo finanziario: Banca Etica e la Mutua di Autogestione di Firenze.
Infine, nell’ultimo incontro (23 aprile ore 16 polo delle Scienze Sociali) non potevamo non trattare il tema dei Beni Comuni che a nostro avviso si colloca nella più generale tematica della sostenibilità sociale. Il dilagare dell’ideologia neoliberista, fondata sulla esclusività e su una visione delle relazioni sociali mediate dal “mercato”, ha portato al disgregarsi dei tessuti sociali e delle comunità locali e alla conseguente crescita esponenziale dell’infelicità che alcune branche illuminate della teoria economica moderna ci testimoniano. Una risposta a tale tendenza è data dalla riscoperta e dalla difesa dei Beni Comuni, che si collocano in un’idea di società del tutto opposta a quella basata sul mercato, bensì fondata sulla partecipazione attiva e la solidarietà. Ci parleranno della loro esperienza Il Municipio dei Beni Comuni di Pisa e Mondeggi Bene Comune.
Collettivo RossoMalpolo
studenti auto-organizzati del Polo delle Scienze Sociali dell’Università degli studi di Firenze