LA REPRESSIONE NON CI FA PAURA

All’alba di Mercoledì 4 Maggio le forze dell’ordine hanno portato a termine una grande operazione per sgominare un gruppo anarchico insurrezionalista, infiltrato nell’università per sovvertire lo stato e mettere tutto a ferro e fuoco.

Ma quando mai! La verità è che è stato messo a segno l’ennesimo atto di repressione nei confronti del movimento studentesco: per l’ennesima volta gli studenti vengono criminalizzati per le proteste portate avanti negli ultimi due anni. I reati contestati vanno da resistenza a pubblico ufficiale a interruzione di pubblico servizio (cortei non autorizzati che bloccavano il traffico e le stazioni, ricordate? In quelle piazze c’eravamo tutti!), da occupazione fino ad associazione a delinquere, per episodi avvenuti nei mesi del movimento contro la riforma dell’università o durante il presidio contro una esponente di questo governo (l’On. santanchè, venuta a sbandierare le sue convinzioni razziste e filofasciste tra le mura del nostro Polo).

Non possiamo che ritenere aberrante e ridicola un’operazione poliziesca come questa, evidentemente volta a manipolare l’opinione pubblica e a scoraggiare tutti quelli che hanno sempre manifestato liberamente il proprio dissenso verso lo status quo e che si sono impegnati in prima persona per cambiare le cose. 22 le persone coinvolte finora (ma l’indagine complessiva ne coinvolge 78), cinque studenti agli arresti domiciliari, i restanti con obbligo di firma.

Esprimiamo solidarietà ai compagni dei collettivi coinvolti nella vicenda esortando studenti e cittadini tutti a continuare a partecipare e lottare proprio affinchè simili episodi di repressione non si ripetano. LIBER* TUTT*