Solidarietà alla comunità senegalese- FIACCOLATA e CORTEO ANTIRAZZISTA e ANTIFASCISTA

I fatti di martedì 13 in piazza Dalmazia e al mercato di San Lorenzeo hanno impressionato tutti noi. Dalle indagini è risultato che quanto è successo è stata opera di un esponente di un gruppuscolo paramilitari di stampo neofascista, uno fra i numerosi che si annidano nella società e che agiscono fomentando l’odio e la violenza assurda ed ingustificata.

Da sempre cerchiamo di sensibilizzare gli studenti e la cittadinanza su temi come il razzismo, la xenofobia, l’emarginazione sociale e scopriamo tristemente che sono questi gli episodi che creano nella maggioranza la consapevolezza di un problema dilagante come la presenza nella nostra città ,e nel nostro paese, di una regressione verso l’apologia fascista e l’inasprirsi di manifestazioni di odio.

 

Le istituzioni adesso temono una recrudescenza della conflittualità tra gruppi politicizzati e si preoccupano di dare solidarietà alla comunità senza interrogarsi sul perchè di quanto avvenuto e sul come invece impedire il dilagare di tali idee. L’apologia del fascismo è un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952, n. 645 anche detta Legge Scelba, che all’art. 4 sancisce il reato commesso da chiunque «faccia propaganda per la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista», oppure da chiunque «pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche»)

I numerosi episodi di crudeltà di cui abbiamo notizia sono frutto del continuo tentativo di strumentalizzazione delle problematiche sociali ed economiche da parte di partiti politici ed esponenti di governo: la “faccia pulita” dei gruppi eversivi di stampo fascista che da decenni ormai tentano di corrodere i valori su cui si basa la nostra società.

 

Non è di molto tempo fa è l’inziativa, svoltasi all’interno dell’università, promossa dal gruppo studentesco Studenti per le Libertà (versione universitaria del PdL) insieme ad Azione Universitaria (succursale studentesca di Casaggì) intitolata “Immigrati, padroni a casa nostra” realizzata con il finanziamento e il bene placido del nostro ateneo, che ha visto l’on. Santanchè varcare la soglia delle nostre facoltà. I muri della nostra città, medaglia d’oro della Resistenza, sono pieni dei manifesti di Casaggì e, in misura minore, di Casa Pound, responsabili di diffondere anche nelle facoltà e nelle scuole i loro messaggi xenofobi e razzisti, E poi aggressioni e iniziative culturali ammantate di buoni propositi e svoltesi addirittura con la partecipazione di esponenti del Partito Democratico, sezione fiorentina, e della sua giovanile.

La nostra classe politica ha perso di vista quei valori cui quotidianamente dovremmo appellarci come l’antifascimo, l’antirazzismo. Ribadiamoli invece perchè fanno parte di noi e crederci è un diritto e un dovere di tutti.

 

Collettivo RossoMalPolo

 

Invitiamo tutti a:

 

Fiaccolata Antirazzista e Antifascista ore 18.00 di mercoledì 14 dicembre da piazza Dalmazia

Corteo Cittadino ore 15.00 di sabato 17 dicembre sempre da piazza Dalmazia

CORTEO STUDENTESCO 17 NOVEMBRE ore 9.00 Piazza San Marco

I NOSTRI DIRITTI contro I LORO PROFITTI!

Perchè il 17 Novembre
Da oltre mezzo secolo, il 17 novembre è una giornata di grande rilevanza simbolica per gli studenti: il 17
novembre 1939 10 di studenti cecoslovacchi vennero uccisi ed altri 1200 deportati dall’esercito nazista a
seguito di una manifestazione contro la guerra; lo stesso giorno del 1973, ad Atene, veniva sgomberato con
la forza il Politecnico occupato (punto focale della protesta contro il governo fascista dei colonnelli), mentre
all’esterno venivano assassinati 24 civili. Questa data è un’occasione per ricordare il sacrificio di coloro che
hanno lottato per le proprie idee e per rilanciare le mobilitazioni studentesche.
Il 17 Novembre oggi
Oggi i diritti conquistati in anni di lotte studentesche (massificazione dell’istruzione, liberalizzazione
dell’accesso all’università, istituzione di borse di studio…) ci vengono espropriati uno dopo l’altro, da ben
prima della ratifica del Processo di Bologna, già dalla riforma Zecchino-Berlinguer fino a quella Gelmini,
il diritto allo studio è sempre più trasformato in privilegio, in servizio da erogare sotto pagamento di tasse
costantemente in aumento, a fronte di tagli che vedono scuole ed università ridotte a pezzi, sia per quanto
riguarda l’offerta formativa che lo stato delle strutture stesse.
Per questo motivo oggi scendiamo in piazza: per ribadire che i diritti dobbiamo conquistarli giorno per
giorno, per una scuola ed un’università pubbliche, gratuite, libere e di massa!
Privatizzazione dei beni comuni e tagli alla spesa sociale
Nonostante oltre il 50% degli italiani si sia espresso contro la privatizzazione dei beni comuni, nella
fattispecie il 12 e 13 giugno contro quella dell’acqua, l’ondata di privatizzazioni prosegue: dall’ingresso delle
S.p.a. nella gestione degli Atenei, fino alla privatizzazione di A.t.a.f., contro la quale oggi i lavoratori si
stanno battendo.
La privatizzazione di A.t.a.f., voluta dal sindaco Renzi e dal presidente Bonaccorsi, si inserisce in un
progressivo attacco ai servizi pubblici locali che fanno ricadere i costi su chi usufruisce ogni giorno dei
mezzi pubblici (studenti, lavoratori e pensionati) con l’aumento del biglietto, tagli alle linee periferiche
e licenziamenti. Il tentativo di chiudere la casa di riposo per anziani Le Civette (con conseguente
licenziamento di 73 lavoratrici), legato agli intenti speculativi sull’area pubblica di San Salvi, è un altro dei
tanti esempi.
Studenti e lavoratori, un’unica lotta!
Vogliamo che la gestione di A.t.a.f., come di tutti i beni e servizi della comunità, escano dalle logiche e dalle
dinamiche del mercato per essere gestiti nell’interesse di tutti, non di pochi. Per tutto ciò abbiamo deciso di
legare le nostre lotte con quelle dei lavoratori nel giorno dello sciopero generale indetto da COBAS e CUB
(rimanendo in ogni caso, come studenti, fuori da qualsiasi controversia interna al sindacalismo di base):
vista la drasticità della situazione, è quindi necessario fare fronte comune contro il massacro sociale imposto
dall’Unione Europea e avallato dai governi nazionali.
Infatti la situazione alla quale assistiamo è questa: il salvataggio di banche private con fondi pubblici ha
portato alla crisi dei debiti sovrani, costringendoci a subire pesanti misure di austerity per far pagare alle
classi meno abbienti un debito che non è il loro; tagli che colpiscono ogni ambito dalla scuola al lavoro,
dalla sanità al welfare (drastica riduzione dell’insegnamento di sostegno, privatizzazione dei nidi, ecc..);
peggioramento delle condizioni di vita, repressione del dissenso.
Recentemente il governo, ormai caduto e sostituito da un esecutivo con a capo Mario Monti (rettore alla
Bocconi, uomo dei mercati e della banca U.S.A. Goldman Sachs) ha inviato una lettera d’intenti a Bruxelles,
giudicata comunque insoddisfacente dai “mercati”, contenente numerosi provvedimenti antisociali quali:

Privatizzazione dell’Università, aumento delle tasse universitarie e introduzione dei prestiti
d’onore (meccanismo col quale gli studenti meno abbienti si indebiteranno per migliaia di euro)
Divisione delle scuole in meritevoli ed immeritevoli attraverso l’estensione delle prove INVALSI
come strumento di valutazione
Innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni
Privatizzazione delle aziende controllate da enti territoriali e totale precarizzazione della
condizione del lavoratore, reso ricattabile da licenziamenti facilitati e trasferimenti obbligati

Vogliamo davvero vivere in un mondo in cui tutto quel che conta è il profitto e dove i rapporti
interpersonali sono fondati su competizione e sfruttamento?

Abbiamo già pagato abbastanza, adesso presentiamo il conto!

Rete dei Collettivi Studenteschi Fiorentini, Collettivo Politico di Scienze Politiche, Collettivo di Lettere
e Filosofia, Collettivo Nosmet, Collettivo d’Ingegneria Filodatorcere, Collettivo d’Agraria, ARK
Collettivo di Architettura, Collettivo Rossomalpolo, Collettivo di Scienze, Collettivo di Medicina Codice
Rosso, Studenti di Sinistra

Cafè Referendario! 8 giugno – Polo di Novoli

 

 

8 Giugno dalle ore 10.00 in poi….Cafè Referendario!
Sotto il pozzo librario (davanti la biblioteca)
– Polo delle Scienze Sociali di Novoli-

Ritorna l’appuntamento ormai storico del cafè letteraio organizzato dal Collettivo RossoMalPolo. Uno spazio di informazione, svago, e socializzazione in un Polo dove la carenza di spazi di aggregazione e autogestione è un problema ancora irrisolto.
Questa volta il cafè diventa REFERENDARIO in occasione dell’ormai vicino Referendum del 12 e 13 di Giugno!
Sarà presente un banchino con materiale informativo sui quesiti referendari e come al solito, bookcrossing, quotidiani, caffè, torte…

Non mancate!
Collettivo RossoMalPolo

Referendum 12 e 13 Giugno! VOTA 4 SI!

PERCHè VOTARE

Novembre 2009: il decreto Ronchi viene approvato dalla Camera: è legge.

Aprile 2010: inizia la raccolta di firme per il referendum contro tale legge.

Luglio 2010: vengono raccolte 1 milione e 400 mila firme (ne sono sufficienti 50.000). È la più grande raccolta di firme!

Dicembre 2010: la Corte di Cassazione ammette due quesiti referendari proposti.

12-13 giugno 2011: data del referendum abrogativo sulla privatizzazione dell’acqua.

Una mobilitazione straordinaria che ancora non può dirsi conclusa.

 

Finalmente hai una nuova possibilità per imporre la tua volontà di cittadino contro la privatizzazione dei beni comuni! contro il nucleare! contro il legittimo impedimento! Mettiamo un freno alle immonde politiche di questo governo!

 

ORA TOCCA A TE!

 

PERCHè VOTARE “Sì”

“l’acqua è un bene pubblico!”, “ l’acqua non si vende!”, “fuori i profitti dall’acqua!”

Sono solo slogan, ma nel concreto rispecchiano i rischi cui la privatizzazione dell’acqua va incontro.

Il Decreto Ronchi, in pratica, mette all’asta la gestione dei servizi idrici, specificando che la gestione esclusivamente pubblica potrà essere concessa solo in casi straordinari. Di conseguenza i privati potranno entrare a pieno titolo nella gestione dei servizi idrici.

Le società private, cui sono affidati gli appalti pubblici, devono gestire delle ingenti spese iniziali (inerenti il personale, la tecnologia, la struttura). Essendo private, non possono chiedere fondi allo Stato. L’unica soluzione è quella di aumentare le tasse che gravano sulle tasche dei cittadini.

Secondo i pro-acqua privata, nel lungo periodo le spese si ammortizzerebbero grazie ai guadagni legati a una migliore efficienza raggiunta. In tal modo il costo dell’acqua calerebbe grazie alla concorrenza.

Ciò che non tengono in considerazione è che l’acqua è un bene totalmente inelastico: un bene normale all’aumento del prezzo fa corrispondere un calo della domanda; ma di fronte a un bene come l’acqua, ad un aumento del prezzo  corrisponde una domanda invariata. Questo perché non ci sono modi per sostituirlo o farne a meno. I privati, a conoscenza di ciò, per garantirsi un maggior profitto, mantengono alto il livello del prezzo.

 

In breve, è difficile dire se la privatizzazione dell’acqua aumenterebbe o meno l’efficienza (secondo gli esempi di paesi che hanno seguito questo modello in Italia: no), ma, di sicuro aumenteranno i costi per i consumatori e il potere delle società private.

 

Il 12 e 13 giugno saremo chiamati ad esprimerci anche su altri due questiti referendari.

 

Uno di questi riguarda l’abrogazione delle leggi che progettano il ritorno all’uso dell‘energia nucleare.

La moratoria sul nuclare promossa dal Presidente del Cosiglio per eliminare questo questito tra quelli sottoposti a referendum popolare è strumentale a fermare la dilagante opposizione scatenatasi a seguito dell’incidente di Fukcushima, una contarietà plebiscitaria a questi ultimi provvedimenti sarebbe stata un ulteriore e clamoroso motivo di demerito per questo governo, che ha preferito nascondere la testa nella sabbia.

 

Ciò che è successo in Giappone non è l’unico motivo per sostenere nuove forme di energia rinnovabile e pulita e contestare l’uso dell’energia nucleare. Siamo convinti che la vera alternativa per questo pianeta sia l’uso delle energie rinnovabili, che non comportino rischi ambientali, come ad esempio lo stoccaggio e lo smaltimento delle scorie.

Aspettando che la Corte di Cassazione si esprima sulla efficacia della moratoria, prepariamoci a scrivere un altro SÌ per richiedere l’abrogazione di questa legge.

 

L’ultimo quesito referendario riguarda l’abrogazione della norma sul legittimo impedimento, che consente, alle più importanti cariche istituzionali dello stato, di rimandare la loro comparizione nel corso di un’udienza per impegni di mandato.

Nel novero delle leggi ad personam che abbiamo visto susseguirsi negli ultimi anni, senza smentirsi, il governo ha approvato per l’ennesima volta una legge iniqua, incostituzionale, che pone le più importanti cariche dello stato al di fuori del principio di uguaglianza affermato dall’articolo 3! Scriviamo un altro SÌ per riaffermare i nostri diritti, per tutelare la democraticità del nostro sistema politico e delle istituzioni dai continui attacchi del governo!

 

 

4 SÌ per cambiare!

 

CollettivoRossoMalPolo

http://rossomalpolo.noblogs.org/

 

LA REPRESSIONE NON CI FA PAURA

All’alba di Mercoledì 4 Maggio le forze dell’ordine hanno portato a termine una grande operazione per sgominare un gruppo anarchico insurrezionalista, infiltrato nell’università per sovvertire lo stato e mettere tutto a ferro e fuoco.

Ma quando mai! La verità è che è stato messo a segno l’ennesimo atto di repressione nei confronti del movimento studentesco: per l’ennesima volta gli studenti vengono criminalizzati per le proteste portate avanti negli ultimi due anni. I reati contestati vanno da resistenza a pubblico ufficiale a interruzione di pubblico servizio (cortei non autorizzati che bloccavano il traffico e le stazioni, ricordate? In quelle piazze c’eravamo tutti!), da occupazione fino ad associazione a delinquere, per episodi avvenuti nei mesi del movimento contro la riforma dell’università o durante il presidio contro una esponente di questo governo (l’On. santanchè, venuta a sbandierare le sue convinzioni razziste e filofasciste tra le mura del nostro Polo).

Non possiamo che ritenere aberrante e ridicola un’operazione poliziesca come questa, evidentemente volta a manipolare l’opinione pubblica e a scoraggiare tutti quelli che hanno sempre manifestato liberamente il proprio dissenso verso lo status quo e che si sono impegnati in prima persona per cambiare le cose. 22 le persone coinvolte finora (ma l’indagine complessiva ne coinvolge 78), cinque studenti agli arresti domiciliari, i restanti con obbligo di firma.

Esprimiamo solidarietà ai compagni dei collettivi coinvolti nella vicenda esortando studenti e cittadini tutti a continuare a partecipare e lottare proprio affinchè simili episodi di repressione non si ripetano. LIBER* TUTT*

ELEZIONI UNIVERSITARIE 6 e 7 APRILE

Il 6 e 7 Aprile si vota per eleggere i nuovi rappresentanti degli studenti, che resteranno in carica per due anni, nei seguenti organi: Consiglio di Corso di Laurea, Consiglio di Facoltà, Comitato Sportivo, Consiglio Territoriale degli studenti dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio, Consiglio di Amministrazione dell’Università e Senato Accademico.

Il Consiglio di corso di Laurea e il Consiglio di Facoltà sono organi che operano direttamente all’interno della facoltà di appartenenza.
Il Consiglio di Facoltà è composto da trutti i docenti e i ricercatori della facoltà e dai rappresentanti degli studenti.
Gli organi di facoltà servono a gestire la didattica interna e tutta la parte gestionale come, ad esempio, l’attivazione o meno dei corsi di laurea e delle singole lezioni.

Gli Organi Centrali invece operano a livello sovrastrutturale definendo linee guida per la gestione delle Facoltà e dei Poli che vanno a formare l’ateneo fiorentino.

É importante andare a votare (sempre) perchè è un esercizio di democrazia e perchè con il tuo voto dai un valore ad uno strumento degli studenti, per controllare quello che viene deciso su di noi, per qualificare l’Università come luogo vitale e fertile di idee e discussione e per tutelare l’importanza del suo ruolo innovatore all’interno della nostra società.

Andare a votare è importante anche a causa dell’impatto crescente che hanno i nuovi gruppi di estrema destra che utilizzando slogan attraenti nascondono le loro idee razziste e xenofobe.

Il collettivo RossoMalPolo nasce e cresce nella necessità di avere una rappresentanza studentesca al di fuori delle logiche partitiche e sindacali (tanto care ad altre liste).

Una rappresentanza che parta dal prendere parte ai consigli (di facoltà o di corso di laurea) e continui informando gli studenti circa ciò che sta succedendo all’interno della propria facoltà. Una rappresentanza che porti i contributi degli studenti all’interno dei luoghi decisionali e che sostenga con ogni mezzo a disposizione il libero accesso ad uno studio universitario di qualità.

In questi due anni di rappresentanza abbiamo cercato di fare questo, a differenza di altre liste che non non prendono parte alle discussioni, o che non esprimono alcuna posizione in merito alle scelte della facoltà, o che non hanno sostenuto fino in fondo le proposte che sono invece pronte a sbandierare agli studenti.

Le idee e i progetti elaborate dal Collettivo nascono a seguito di una discussione condivisa che si sviluppa all ‘interno delle nostre riunioni settimanali.

A differenza di altre liste candidate, la nostra linea non viene definida da soggetti terzi nè riceviamo finanziamenti da partiti o simili. Solo in questo modo il nostro lavoro può essere realmente libero e autonomo.

Nelle facoltà di Scienze Politiche, Economia e Giurisprudenza VOTA E FAI VOTARE COLLETTIVO ROSSOMALPOLO-STUDENTI DI SINISTRA

STUDENTI DI SINISTRA negli Organi Centrali

DOVE SI VOTA:
SEGGIO n 7 – Economia – Edificio D6, I piano, aula 1.12 Aula Roberto Bracco
SEGGIO n 8 – Economia – Edificio D6, I piano, aula 1.13 Aula Federigo Melis
SEGGIO n. 10 – Giurisprudenza – Edificio D4, I piano, aula 1.01
SEGGIO n. 11- Giurisprudenza – Edificio D4, I piano, aula 1.10
SEGGIO n. 32- Scienze Politiche – Aula Tesi, Edificio D15, piano terra, aula 005
SEGGIO n. 33- Scienze Politiche – Edificio D5, I piano, aula 1.01

orario di apertura dei Seggi per la votazione:
mercoledì 6 aprile ore 8.30-19.00 e giovedì 7 aprile ore 8.30-16.00

COME SI VOTA:
Per esercitare il diritto di voto è necessario esibire al Seggio elettorale il libretto-tessera universitario o altro documento di riconoscimento;

Sono elettori gli studenti che hanno pagato la prima rata delle tasse per l’anno accademico 2010/2011 e sono in regola con i pagamenti degli anni precedenti, nonché tutti gli studenti iscritti con esonero dalle tasse.

Collettivo RossoMalPolo